Il bus o il treno sono in ritardo, oppure il traffico è così intenso che l’ufficio appare come una meta lontana. Sta piovendo, il parcheggio è introvabile e il capo ci chiede di recuperare vecchie pratiche oltre al lavoro corrente. Questi sono solo alcuni degli elementi per una giornata lavorativa segnata dallo stress.
Le situazioni tipiche che generano ansia sul lavoro possono avere innumerevoli sfaccettature e comprendere problemi familiari, stati d’animo personali, preoccupazioni e poca comprensione da parte del datore stesso. Che si lavori da remoto o in ufficio, poi, non cambia molto: il livello di stress a volte è insostenibile.
L’ansia stessa ha diversi gradi d’intensità e può essere più o meno motivata: si va da quella lieve che però infastidisce come un insetto, fino ai veri e propri attacchi di panico. Dunque, senza arrivare a quest’ultimo punto, dal quale è difficile risollevarsi, è meglio agire prima in modo duraturo. Ecco 5 suggerimenti.
Respirare e camminare
La respirazione diaframmatica non è semplice da capire per tutti. Il diaframma si trova alla base dei polmoni e viene usato dai cantanti per emettere la voce con facilità, e dalle donne durante il parto per favorire la nascita del bambino. Per imparare a usarlo, bastano pochi passaggi. Prima di tutto è necessario sedersi in modo confortevole.
Mantenendo la schiena eretta e chiudendo gli occhi, bisogna concentrarsi sull’aria che entra dal naso e riempie i polmoni e poi anche l’addome, facendolo gonfiare. Una mano sulla pancia confermerà che la respirazione è eseguita correttamente. L’aria va trattenuta solo per due o tre secondi, poi espirata dalla bocca.
In alternativa, se possibile, è meglio alzarsi dalla postazione e camminare per allentare la tensione: si può cogliere l’occasione per andare in bagno, al distributore di snack (evitando magari cioccolato o caffeina!) o semplicemente per guardare fuori dalla finestra. Un edificio, un albero, un uccello che vola. La mente si concentrerà su altro.
Parlare con i colleghi e ricaricarsi a casa
Se il problema è strettamente lavorativo, si può parlare con uno o più colleghi di cui ci si fida: il problema di uno può essere di tutti e sembrare meno grave. Trovare insieme delle soluzioni riduce il senso di ansia. Oppure, un collega può far notare ciò che lo stress del momento ci impedisce di vedere.
Non portare mai il lavoro a casa è un consiglio che non sempre è facile da seguire, soprattutto per chi lavora da casa. Il confine non è mai netto, che si tratti di una telefonata o di un semplice messaggio. Dunque, è meglio stabilire un orario o delle fasce orarie.
Cucinare, fare una lavatrice, seguire i figli o fare la spesa con il partner sono tutte attività che non devono ammettere interruzioni. Non siamo fatti per il multitasking, anche se è un’abitudine ormai diffusa. A meno che non si tratti di un’urgenza, ricaricarsi a casa, da soli o in famiglia, è fondamentale.
Spostare l’attenzione
In ognuno di questi consigli c’è anche quest’ultimo: è necessario spostare l’attenzione, staccare completamente la spina di un sistema che rischia di bloccarsi. L’ansia da lavoro è il segnale che siamo sovraccarichi ed è importante evitare che questo porti a una condizione costante e insostenibile. Respirare o parlare con altri sono solo alcune opzioni.
Arriva un momento in cui anche un commento poco piacevole da parte di un superiore colpisce più del dovuto. Se l’ansia deriva da questo, come prima cosa è necessario allontanarsi temporaneamente dal problema: risolverlo subito non sarebbe utile. Quando ci si sente più calmi, solo allora, ci si può tornare sopra.
Va analizzato il problema con la massima logica, cercando il più possibile di non farsi influenzare dalle emozioni. Non è facile, ma la pausa di respirazione profonda, di meditazione o di camminata serve proprio a rendere più lucidi. Analizzando il tutto senza considerarlo una montagna insormontabile potremmo averlo sotto controllo.
E come bonus lo stile di vita
Iniziare la giornata stressati non è certo un buon inizio, ma come già detto non è facile evitarlo. Una o più tecniche di rilassamento o strategie ragionevoli per gestire l’ansia funzionano per un po’, ma in molti casi è l’atteggiamento mentale che andrebbe cambiato. E anche questo non avviene certo in un istante.
L’ansia, se addirittura invalidante per la vita quotidiana, va affrontata con un medico specialista, che può suggerire il percorso migliore da seguire. Ma, a volte, basta solo prendersi un po’ più cura di noi stessi e dei nostri cari per iniziare con il piede giusto. E arrivare al lavoro positivi.