
Utilizzare gli strumenti giusti per il giardino garantisce risultati in fatto di crescita e raccolta significativamente importanti, condizioni che però non possono essere rispettate senza l’ausilio di particolari elementi come la zappa, uno dei più antichi della storia umana, inerenti alla coltivazione. Anche se non è sempre chiaro come usarla al meglio.
Strumento antichissimo
Si può definire la zappa come molto di più di uno strumento da lavoro dei campi, non a caso viene anche simbolicamente considerato come simbolo dell’agricoltura manuale, da millenni interi. Ha origini antichissime ed ancora oggi viene ritenuta giustamente qualcosa di imprescindibile per la coltivazione ma anche per l’innesto di piante.

Il concetto di base della zappa è semplice, ossia lavorare il terreno per sviluppare il substrato, preparandolo alla lavorazione ma non solo: per poliedriità e duttilità questo strumento può essere utilizzato anche per eliminare le erbacce e per tanti altri utilizzi, come vedremo. Impiegarla nel modo giusto non è difficile ma può richiedere qualche accortenza.
Si può definire dal punto di vista storico un prima e un dopo in merito all’invenzione della zappa, in quanto ha dato il via libera ad una struttura sociale maggiormente stabile e quindi non più nomade. Reperti ritrovati legati a zappe molto antiche sono stati scoperti diversi millenni prima di Cristo, con forme molto simili a quelle attuali.
La funzione della zappa
La funzione così come la forma, è cambiata abbastanza poco: è costituita da un attrezzo composto da due parti, una in legno, l’asta, e l’altra di metallo, generalmente sviluppa ad angolo, con una parte appuntita e più sottile, a forma di lama. Questa funzione garantisce l’operazione di “divisione” delle parti del terreno così da renderlo fruibile alla semina.

La zappa viene anche usata con una delle estremità in linea retta così da creare solchi per l’innesto di semi i piante giovani, ma dalla parte della lama può essere anche impiegata per danneggiare e quindi eliminare le erbe infestanti, andando in profondità, applicandosi alle radici.
Inoltre viene spesso impiegata a mo’ di “pala” per aggiungere concime fisico al terriccio.
Infine può essere facilmente utilizzata per innestare e compattare il terreno, rincalzandolo quando necessario agendo direttamente sul substrato.
Esistono versioni alternative come la zappetta, che è una versione più piccola e maneggevole, impiegata per il giardinaggio o lo zappone, che è invece costituito da due punte più che da una lama singola, atta a rompere le zolle più dure.
Scelta della zappa
Esistono varie forme, lunghezze e tipologie di punte, spesso si fa ricorso al ferro o all’acciaio ed al tradizionale manico di legno abbastanza robusto. Esistono forme molto diverse delle estremità, la scelta è ampia e dipende anche dal tipo di lavorazione che abbiamo intenzione di effettuare ma anche dalle dimensioni del terreno.

La forma forse più duttile è quella costituita da due “punte”, una maggiormente squadrata e l’altra che è invece costituita da due punte oppure da una forma diversa. In questo modo la zappa può essere considerata uno strumento polivalente, atta a rizollare, sarchiare ma anche per sviluppare una buona condizione di struttura del terreno.
L’altro lato invece può essere impiegata a mo di pala quindi per cospargere ma anche spostare terriccio e concime in giro. La zappa quindi può diventare fondamentale anche per un piccolo orto o giardino. Attenzione perchè è necessario saperla utilizzare al meglio a partire dall’impugnatura, come vedremo di seguito.
Come utilizzarla al meglio
Non è una buona idea impugnare la zappa troppo vicino alla lama, quanto piuttosto farlo verso la parte centrale del manico. Le mani non devono essere troppo vicine, così da avere un controllo sull’impatto maggiore. Durante la scelta meglio fare ricorso ad un oggetto dalla “testa” decisamente pesante, che è indispensabile per avere un buon impatto sul suolo.

Se siamo poco esperti possiamo avere la tendenza a piegare la schiena, questo però nel corso del tempo causa dolori e rende anche meno efficace lo strumento. La schiena deve essere sempre più dritta possibile , inoltre con la zappa non bisogna mai affrettare i tempi ma dedicarsi sezione per sezione con una buona lena.
E’ uno strumento che anche con pochi altri costituisce la base della coltivazione ed imparare ad utilizzarla anche con una buona regolarità fa la differenza, in molti casi tra un terreno fertile e curato ed uno decisamente meno impattante.
Rispetto a tanti altri strumenti la zappa è forse quello che è cambiato di meno, proprio per i motivi elencati.