Nella coltivazione dell’orchidea, uno dei fiori più raffinati e splendidi, occorre prepararsi a diverse eventualità. Tra queste, la possibilità di notare la crescita di un nuovo getto. In tali circostanze, è necessario agire con criterio. In questo modo, si potrà assicurare alla propria pianta una fioritura eccezionale.
Se stai leggendo questo testo, probabilmente lo sai già, ma hai bisogno di indicazioni pratiche. Ottimo! La guida che abbiamo preparato ha proprio lo scopo di aiutarti a fare chiarezza sull’argomento. Non temere: anche se sei un principiante, le informazioni che troverai sono tutt’altro che complesse!
Abbiamo scelto di utilizzare spiegazioni semplici proprio perché siamo consapevoli di quanta cura sia richiesta per prendersi cura correttamente delle orchidee. A questo punto, è il momento di smettere di parlare e di passare all’azione, affrontando un momento indubbiamente impegnativo, ma non per questo meno affascinante, nella vita dell’orchidea.
Cosa fare quando spunta un nuovo getto sulla propria orchidea?
Quando si nota la comparsa di un nuovo getto sulla propria orchidea, è fondamentale fornirgli le attenzioni adeguate e tempestive. Tra gli obiettivi principali, c’è quello di evitare che si pieghi e subisca, di conseguenza, danni indesiderati. Per ridurre al minimo questo rischio, la soluzione migliore è acquistare un sostegno specifico in bambù (si tratta di piccoli bastoncini facilmente reperibili online).
Un aspetto di primaria importanza riguarda la gestione dell’irrigazione. Ricorda sempre che le orchidee sono piante che necessitano di un terreno umido, ma ben drenato. Il metodo migliore per innaffiarle consiste nell’immergere il vaso in una bacinella per circa un’ora. È fondamentale, in questa fase, assicurarsi che l’acqua raggiunga almeno i 3/4 del vaso e che sia a temperatura ambiente.
L’operazione appena descritta dovrebbe essere ripetuta settimanalmente. Cosa dire, invece, sulla gestione della concimazione? Le orchidee, indipendentemente dalla varietà, richiedono poco fertilizzante. Fornirlo ogni 10-15 giorni è più che sufficiente. Scegli, se possibile, un concime idrosolubile, che assicura una distribuzione ottimale dei nutrienti, con tutti i benefici che ne derivano per la pianta.
Come prendersi cura dei vecchi getti
Attenzione: la presenza di un nuovo getto sull’orchidea non deve far dimenticare quelli già esistenti. Se noti che hanno assunto un colore giallo e che sono chiaramente secchi, non esitare a rimuoverli. Prendi delle forbici e tagliali in modo netto alla base. Questo è un passaggio fondamentale: questi getti non sono solo poco gradevoli esteticamente, ma sottraggono energia preziosa alla tua pianta.
È chiaro che, se il getto è di un bel verde, la cosa migliore da fare è lasciarlo dov’è. In queste condizioni, infatti, ha tutte le caratteristiche per essere il punto di partenza per la nascita di nuovi fiori. Per il suo benessere, è essenziale considerare la potatura periodica, da eseguire con l’aiuto di strumenti affilati e ben puliti.
Una volta terminata la potatura, per proteggere la tua pianta utilizza un fungicida naturale speciale: la cannella in polvere. La sua applicazione sulla superficie dove hai effettuato il taglio è un gesto semplice, ma che fa la differenza in termini di protezione dalle infestazioni di funghi.
Il terriccio ideale per la crescita delle orchidee
Si possono avere tutti i getti del mondo da curare, ma se non si presta attenzione alla qualità del terreno in cui l’orchidea cresce, non si otterranno risultati. Come già detto, questo fiore preferisce un terreno non troppo umido e sufficientemente drenato. Fondamentale per il benessere della pianta è anche il substrato, che dovrebbe essere composto da materiali come la fibra di cocco, la perlite e la corteccia, un mix ideale per ottimizzare il drenaggio.
Quando si sceglie il terriccio per l’orchidea, è meglio evitare quelli universali. Il problema è legato a una caratteristica specifica: sono estremamente compatti. Questa peculiarità li porta a trattenere grandi quantità d’acqua, il che implica, di conseguenza, un maggior rischio di incorrere nel problema dell’asfissia delle radici.
Per il benessere dell’orchidea, è cruciale anche il rinvaso. Se possibile, è consigliabile effettuarlo ogni due anni circa. Un altro consiglio importante è quello di procedere nel periodo successivo alla fioritura, quando la tua amata orchidea si trova in una fase di riposo.
Come prevenire le patologie vegetali
Per proteggere il nuovo getto e, in generale, la pianta, è essenziale informarsi su come prevenire le principali malattie delle orchidee. Tra i problemi più comuni ci sono senza dubbio le muffe, causate da un’eccessiva umidità. Chi coltiva orchidee dovrebbe fare attenzione anche alla cocciniglia e agli afidi, molto pericolosi per la salute della pianta.
Controlla periodicamente le foglie e impara a riconoscere i segnali di situazioni critiche. Ad esempio, la cocciniglia si manifesta con la comparsa di piccole protuberanze bianche o marroni sulla pianta, sulle foglie e sulle radici. In alcuni casi, possono presentarsi raggruppate in vere e proprie colonie.