Non butterai mai più una spugnetta per piatti dopo aver scoperto questo metodo straordinario

Lavare i piatti è un’incombenza che a molti appare antica e obsoleta, vista la diffusione ormai capillare di lavastoviglie nelle case. E tuttavia, quando si tratta di poche stoviglie, non c’è nulla di meglio del vecchio, rapido metodo. Detersivo e spugnetta, di quelle abrasive da un lato e morbide dall’altro, magari.

Un concentrato di batteri

Molte volte si sente dire che queste spugnette, dopo l’uso, diventano un concentrato di batteri che farebbe impallidire persino un water che non sia stato igienizzato da settimane. Ciò però non significa che dopo il primo utilizzo la spugnetta vada gettata via, sarebbe uno spreco inutile. Basta pulirla come si deve.

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I disinfettanti naturali migliori sono quelli noti che si trovano in casa: aceto bianco, limone e bicarbonato. Quest’ultimo non va mai mixato con altri elementi, perché altrimenti si annullerebbe il suo effetto, ma si può scegliere uno di questi “ingredienti”, versarlo in acqua bollente con del sale e immergere la spugnetta per almeno due ore.

L’igienizzazione casalinga può dirsi completa dopo questo periodo di posa e tutti i germi e i batteri saranno eliminati. Ma non si tratta dell’unico metodo, ce ne sono altri molto validi. Ovviamente, dopo un certo numero di utilizzi, quando si cominciano a perdere dei pezzettini di spugna, meglio sostituirla.

Lavatrice e microonde

Ebbene sì: le spugnette per i piatti si lavano anche il lavatrice o in lavastoviglie, magari non assieme alla biancheria intima o ai bicchieri. L’importante sarà superare i 60 gradi per eliminare gli agenti patogeni e farla asciugare per bene al sole o comunque all’aria naturale. In questo caso, l’asciugatrice non è prevista…

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Il forno a microonde scalda abbastanza da eliminare batteri e germi dalla spugnetta. Si tratta di un metodo di sterilizzazione che dura meno di 5 minuti ed è efficace al 100%. Occorre solo avere cura di predisporre una ciotola di acqua fredda dove inserire la spugna e collocarla nel microonde alla potenza massima.

Naturalmente, anche la vaschetta sarà igienizzata, tuttavia si consiglia di igienizzarla ulteriormente se si decide di usarla per il cibo in un momento successivo. In alternativa, la cosa migliore è invece usare una ciotola usa e getta che dopo la sterilizzazione viene eliminata o resta adibita solo a quel tipo di utilizzo.

Dal vapore alla candeggina

Il vapore ad alte temperature si impiega anche per i pavimenti e per la pulizia di materassi e tanti altri tessuti. Funziona benissimo anche sulle spugnette per i piatti. Il getto va direzionato il più vicino possibile alla spugnetta su entrambi i lati per almeno 30 secondi e con una temperatura di 100 gradi.

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La candeggina è un prodotto ottimo per alcune tipologie di bucato, ma va maneggiata con cura in una stanza ben areata. Per disinfettare al meglio una spugnetta per i piatti, bisogna metterne una certa quantità in acqua calda, nell’ordine di un terzo del liquido totale. La spugna va immersa per almeno mezzora.

Al termine di questo tempo, il risciacquo deve essere abbondante, sempre con acqua tiepida pulita. Non dovrebbe mai rimanere traccia di candeggina che poi si riporterebbe su piatti e stoviglie, quindi meglio qualche minuto in più sotto l’acqua corrente. Comunque, alla candeggina vi sono altre alternative comunque efficienti per igienizzare.

Spugnette sempre pulite

Una di queste è l’acqua ossigenata: in questo caso, la componente principale non sarà l’acqua, che dovrà corrispondere a circa un 30% del totale. Anche in questo caso, il periodo di posa non dovrà essere inferiore ai 30 minuti. In alternativa, va bene anche uno sgrassatore comune che si usa altrove.

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In linea generale, ciò che fa proliferare i germi e i batteri sulle spugnette da cucina, di qualunque tipo esse siano, è in gran parte l’umidità. Un ambiente favorevole che potrebbe far sviluppare agenti patogeni anche piuttosto nocivi per la salute. Per queste motivazioni, la spugna andrebbe sempre fatta asciugare.

L’igienizzazione costante, come detto, va benissimo su spugnette nuove o poco usate. Ma occorre comunque passare a una nuova dopo un numero ripetuto di lavaggi, perché l’efficacia della sterilizzazione diminuisce e comunque la natura stessa di questi prodotti le porta a usurarsi con una certa facilità. Ciò vale anche per le spugnette usate in bagno per i sanitari.

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